Le statistiche parlano chiaro, le donne sono le migliori amministratrici, sia che si tratti di privato che di pubblico le istituzioni guidate da umani di razza femminile sono le più redditizie e quelle con risultati migliori;
Ma questo aspetto di maggior focalizzazione sull’intelletto a scapito della fisicità ci viene suggerito anche da altri comportamenti all’apparenza insignificanti della vita quotidiana, ad esempio l’utilizzo di deodoranti ed essenze varie e l’esigenza continua di lavarsi sono il sintomo della volontà di cancellare il naturale odore del DNA, quello che ci ha permesso per milioni di anni di scegliere la femmina giusta per gli accoppiamenti migliori.
Che dire poi del trucco, delle ciglia allungate, dei capelli colorati e modificati nel loro naturale fluire, tutti segni, imbarocchimenti, della zona del cervello, gli occhi come specchio dell’anima, ed ancora la smodata passione per l’abbigliamento così da cancellare ed umiliare completamente il corpo.
Sono innumerevoli i segnali che ogni giorno ci raccontano della superiorità del pensiero femminile, ma da dove può derivare questa potenza di pensiero?
Gli studiosi di antropologia ci racconterebbero del ruolo della donna nelle società primordiali e di come il pensiero femminile si sia sviluppato nella storia grazie alla maggior complessità dei compiti assegnategli.
Ma le statistiche oltre darci conto delle qualità femminili ci dicono anche che sono loro quelle che mangiano glucosio in maggior quantità, se poi questa assunzione maggiore di glucosio è accompagnata da un minor utilizzo del corpo per lavori pesanti caratteristico del sesso femminile, vediamo come i neuroni femminili abbiano mediamente a disposizione maggiori quantità di glucosio;
Ma le statistiche oltre darci conto delle qualità femminili ci dicono anche che sono loro quelle che mangiano glucosio in maggior quantità, se poi questa assunzione maggiore di glucosio è accompagnata da un minor utilizzo del corpo per lavori pesanti caratteristico del sesso femminile, vediamo come i neuroni femminili abbiano mediamente a disposizione maggiori quantità di glucosio;
Caratteristica questa che le rende, sempre statisticamente, più esposte al rischio di malattia da depressione e che probabilmente crea in loro quello stato di perenne insoddisfazione annoiata che, ma qui la statistica è puramente personale, spesso ne caratterizza lo stile di vita.
La diffusione di comportamenti femminili anche tra gli esemplari di sesso maschile potrebbe essere null'altro che il sintomo dell’aumentato consumo di glucosio anche da parte degli uomini che a poco a poco incominciano ad acconciarsi e ad amare abbigliamento e gioielli, dimenticando quella mirabilissima macchina perfetta che è il loro corpo.