L’uomo delle caverne visto con gli occhi di oggi ci parrebbe un gran fannullone, dedica un tempo limitato alla caccia e passa il resto della sua giornata a riposare;
La caccia ha consumato tutto il glucosio nel suo sangue, non ci sono zuccheri per integrarlo, niente carboidrati, niente di niente, solo il riposo può rimpiazzare le riserve del nostro antenato quel magazzino tanto importante per non sentirsi così stanco dopo lo sforzo fisico.
La rivoluzione tecnologica in atto sta sottraendo l’uomo al lavoro manuale, se la comparsa dell’agricoltura regalò al genere umano la fatica dei campi e se la rivoluzione industriale ne mitigò la durezza, l’odierna corsa alla robotizzazione ed alla fabbrica 4.0 ci darà il tempo e la possibilità di vivere dovunque, lavorando con il nostro cervello, donando ancora una volta la libertà al nostro corpo, è nostro il compito di farne buon uso.