Come ho notato nel precedente articolo l'utilizzo intenso dei sandali bare foot ha modificato l'angolazione di lavoro delle mie ginocchia, la modifica di questo angolo significa in primo luogo modificare i punti di pressione interni all'articolazione.
Oggi leggendo i risultati di un recente studio della dottoressa Najia Shakoor presso l'università Rusch di Cicago, scopro che l'utilizzo di scarpe minimali avrebbe un effetto benefico su pazienti che soffrono di osteoartrosi al ginocchio, malattia che colpisce il 50% delle persone oltre i 60 anni, caratterizzata da alterazioni delle cartilagini articolari nelle zone di carico.
Lo studio ha riguardato sedici pazienti che hanno indossato scarpe minimali per 6 ore al giorno sei giorni alla settimana, le valutazioni a 6, 12 e 24 settimane hanno evidenziato come la pressione sul lato interno mediale del ginocchio sia diminuita del 18%.
Un altro tassello si aggiunge alla complessa comprensione della postura e della cinetica della deambulazione, un altro piccolo passo nella comprensione di quella fantastica energia sprigionata dalla camminata naturale che proviamo ogni giorno vissuto nel rispetto dei milioni di anni della nostra storia, tralasciando il periodo dell'olocene, 12.000 anni troppo veloci, troppo stupidi.